Ma poi mi accorgo che proprio da quelle pietre è scaturita la voglia di mettere ordine tra i ricordi, per farli brillare di nuova luce. I ricordi di giorni vissuti come sassolini, alcuni apparentemente banali, altri brillanti, ma quando sovrapposti, quando fotografati con la luce giusta, dalla giusta distanza, quegli accostamenti, quegli equilibri, quei ricordi possono diventare davvero intriganti.

Qui si racconta di privilegi e contraddizioni, di mare e di terra, di pesci e di uccelli. Di come con poco, se si trova il tempo per osservare, per fotografare, per raccontare, si riceve tanta energia anche dalle cose più semplici, dai sassi, dai legni spiaggiati, da un fazzoletto di terra  semi abbandonato. Nuova energia, pulita come l'aria, fresca come l'acqua che si rinnova e permette a tutto e tutti un altro giro di giostra.